GUARINI Guarino
Scheda: 46652

ARCHITETTURA CIVILE.

Opera postuma. Dedicata a Sua Sacra Reale Maestà.

Appresso Gianfrancesco Mairesse, Torino, 1737

ARCHITETTURA ARTE ARCHITETTURA GUARINI Guarino Appresso Gianfrancesco Mairesse, Torino, 1737 GUARINI Guarino ARCHITETTURA CIVILE. 1737
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In-4 gr. (mm. 350x227), 2 voll. (testo e tavole), piena pergamena coeva, titolo oro su tassello al dorso, tagli a spruzzo rossi, pp. (8),307,(1 d'Errata), compreso il frontespizio - con grande stemma xilografico dei duchi di Savoia - dedica degli editori chierici regolari di S. Lorenzo, avviso ai lettori, approvazione e indice; il testo è ornato da iniziali figurate a vignetta, pure xilograf. L'opera è divisa in 5 Trattati (suddivisi a loro volta in capitoli e osservazioni): Dell'architettura in generale // Della ichnografia // Della ortografia elevata // Dell'ortografia gettata // Della geodesia. Il 2° volume contiene: ritratto dell'A. (datato 1683) e 79 tavv. architettoniche inc. su rame da Francesco Guenotto, Giovanni Fayneau, Giovanni Abbiati, Antonio Verga e Antonio de Piene sui disegni di Guarini (di queste, il ritratto e 44 tavole, erano già state pubblicate nella prima edizione postuma dei "Dissegni d'architettura civile ed ecclesiastica" (Torino, 1686)). Le tavole, divise in 3 sequenze, contengono progetti con piante, prospetti, sezioni, figure geometriche ed elementi architettonici: la "prima" sequenza di 45 tavole è suddivisa in base ai 5 trattati - Trattato I (3 tavv.) // Trattato II (5 tavv.) // Trattato III (20 tavv.) // Trattato IV (14 tavv.) // Trattato V (3 tavv.). La "seconda" sequenza consiste di 27 tavole numerate - relative a piante di edifici. La "terza" e ultima sequenza consiste di 7 tavole non numerate. "Prima edizione postuma", curata da Bernardo Vittone.This 1737 publication is the complete version of the architectural treatise by the priest, scholar and architect Guarino Guarini, edited by the architect Bernardo Vittone from the manuscripts and plates owned by the Theatine order in Turin. The first edition ("Disegni d'architettura civile ed ecclesiastica") was published in 1686, three years after Guarini's death, and contained most of the illustrations of the definitive version of 1737. Published without a text, the first edition was divided in two parts, one on the orders and one illustrating Guarini's buildings.. The definitive edition of 1737 is more widely available than the first edition. It contains a few additional plates, on geometry and columns, and an extensive text.. Although the text is not particularly useful for information about Guarini's buildings, the plates are essentials for an understanding of his unbuilt projects and destroyed buildings (così Millard,50). Cfr. Fowler,150: The portrait of Guarini is unsigned, but a few of the plates are signed by Guarini, Gio. Abbiati, Ioan Fayneau - Cicognara,526 - Riccardi,I,637.Guarino Guarini (Modena 1624 - Milano 1683), architetto. Esponente del barocco piemontese, formatosi sullo stile borrominiano si distaccò in seguito dall'architettura classica e da quella contemporanea; i suoi edifici non mirano all'unità, ma a un sorprendente collegamento di parti individualmente distinte, nelle quali ogni norma tradizionale è sistematicamente contraddetta. Fu attivo a Torino dal 1666 nella costruzione di S. Lorenzo, iniziata nel 1634 e poi sospesa, nel 1668 fu nominato da Carlo Emanuele II (1634-75) suo ingegnere e matematico e gli fu commessa la cappella della Sindone. Autore di vari trattati, tra cui si ricordano il "Modo di misurar le fabbriche" e "Architettura civile" (postumo, 1737) (così Treccani online).Bernardo Vittóne (Torino 1702 - ivi 1770), architetto Tra i più originali architetti del tardo barocco ed esponente di primo piano dell'architettura piemontese, realizzò, secondo criteri di leggerezza di gusto rococò, una sintesi originale delle lezioni di G. Guarini e di F. Iuvara. Fra le opere si ricorda il "Santuario del Vallinotto" (1738, Carignano). Allievo di F. Iuvara, fu a Roma (1731-33), dove divenne membro dell'Accademia di San Luca. Qui studiò l'architettura barocca e soprattutto borrominiana, ed ebbe modo di copiare i volumi di disegni di C. Fontana di proprietà del card. A. Albani. Tornato a Torino, su incarico dei Teatini curò la pubblicazione dell'"Architettura civile" di G. Guarini: la profonda conoscenza di Guarini, accanto alle premesse di Iuvara, furono elementi fondamentali nell'opera di V., che ne realizzò una sintesi originale e creativa (così Enciclopedia Treccani online).Solo il volume di tavole con rare e lievi fioriture intercalate, altrimenti fresco esemplare, ben conservato.

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